La certificazione acustica

certificazione acustica

Il nuovo abitare è all’insegna del comfort abitativo: la tendenza mira su prodotti edilizi di qualità.
Dopo aver rivolto l’attenzione sul risparmio energetico e di inquinamento, si punta a migliorare l’isolamento acustico, necessario nei luoghi dove vita e traffico cittadino recano disturbo ai cittadini.
Dal 31 dicembre 2011, la norma UNI 11367 prevede che tutti gli edifici di nuova costruzione, siano muniti di certificazione acustica.
Per chi invece possiede una casa costruita prima della norma, non avrà l’obbligo di certificazione fino a quando non deciderà di affittarla o venderla.

La certificazione acustica è simile a quella energetica, se non per alcune sostanziali differenze. Inanzi tutto la certificazione energetica si basa su calcoli, mentre quella acustica si basa su prove (collaudi) effettuati in ogni stanza.

 

I PARAMETRI DI CLASSIFICAZIONE

La dichiarazione della classe acustica sarà fornita da un professionista abilitato alla qualifica di tecnico competente in acustica abientale.
I rumori che vengono classificati nel corso della valutazione sono:
1- Il livello di rumori provvenienti da impianti a funzionamento continuo ( impianti di riscaldamento,raffreddamento e server).
2- Il livello dei rumori provvenienti da impianti a funzionamento discontinuo (ad esempio il vano dell’ascensore).
3- Isolamento da facciata, cioè la capacità di non fare entrare il rumore dall’esterno, ad esempio con serramenti di qualità.
4- Quello determinato dal calpestio.
5- Il livello di isolamento delle pareti.

Fatta una media dei risultati ottenuti da ogni camera, si ricava un indice che permette la classificazione in quattro classi, una per ogni tipologia di rumore, dalla numero uno che identifica il livello più alto (più silenzioso), alla numero quattro che identifica il livello più basso (più rumoroso).
Un’appendice a parte è dedicata agli edifici particolari come scuole, casa di cura e ospedali.

I COSTI

In fase di costruzione rendere un immobile più confortevole dal punto di vista acustico è tuttaltro che oneroso. Infatti, un’abitazione di 60 metri quadrati potrebbe arrivare alla categoria A con appena 1000 €.
Mentre per un immobile già costruito i costi potrebbero diventare proibitivi.La soluzione più economica potrebbe essere la sostituzione degli infissi.

IL PREZZO DEL SILENZIO

L’ inquinamento da rumore acustico è diventato un parametro fondamentale nella definizione della qualità ambientale.
Quindi un inadeguato isolamento acustico, incidono sul valore commerciale di un immobile.
Ad esempio un’abitazione posta in un luogo trafficato giorno e notte avrà un valore inferiore rispetto ad un’abitazione di pari caratteristiche costruttive, ma posta in un luogo silenzioso.
Va considerato che, seppur il livello prestazionale di base è rappresentato dalla terza classe, la stragrande maggioranza delle case italiane non raggiunge nemmeno la quarta classe.
Quindi in termini economici il valore degli immobili avranno un calo tra il 3% e il 5%, e ci sarà un calo maggiore nei centri storici.
Questo porterà un aumento delle spese da parte dei proprietari che vorranno affittare un immobile e ovviamente affitti più alti.

QUANDO E’ OBBLIGATORIA LA PERIZIA

Come abbiamo già detto, la perizia acustica è obbligatoria si realizza un nuovo immobile, ma esistono altri casi in cui è necessario farlo.
Ad esempio quando esiste una controversia nel vicinato a causa di rumori ritenuti molesti da condomini o persone che abitano vicino alla fonte del rumore.
In questo caso bisognerà esibire la certificazione acustica durante il dibattimento della causa.
Anche nel caso si installi un condizionatore, di norma, dovrebbe essere eseguita una perizia fonometrica, ma al momento è necessario solo se dovesse dare fastidio al vicinato.